Cambio di stagione: sintomi e rimedi efficaci
L’estate ormai è finita da tempo e la maggior parte di noi ha abbandonato i giorni di relax e spensieratezza per tornare a confrontarsi con la vita reale fatta di orari, scadenze e problemi da risolvere.
Il mare, gli aperitivi sulla spiaggia, la montagna, le camminate nei boschi e le città esotiche con la loro atmosfera avvolgente sembrano sempre più lontani mentre il rientro in ufficio o a scuola ha aperto le porte ad una sensazione di tristezza mista a malinconia ed ansia.
Ti suona familiare?
I sintomi che avvertiamo quasi tutti durante il cambio di stagione, in psicologia vengono associati a quella che viene definita Sindrome post vacanze o Depressione post vacanze. Si tratta infatti di quella situazione in cui, finita una vacanza, ci si trova a vivere un certo malessere psicologico.
Tornano a galla malumore, tensioni, ansie, stress e malinconia. È una situazione del tutto normale durante il cambio di stagione. Non si tratta di una vera e propria depressione ma soltanto di un processo di ri-adattamento che in alcune occasioni può creare difficoltà e sintomi spiacevoli.
Quali possono essere le cause di questi particolari sintomi di cambio stagione?
Le origini del malessere possono essere diverse e variano da persona a persona. Ecco qui le più tipiche:
Il cambio delle abitudini
La vacanza è finita! Orari, impegni, obblighi tornano ad essere all’ ordine del giorno. Bisogna abbandonare le abitudini da “vacanziere” per tornare a quelle tipiche del lavoratore, genitore, moglie o marito.
Le aspettative mancate
Le ferie sono non sono andate così bene. Le hai attese tanto ma non sono andate come speravi e il rientro al lavoro è ancora più duro perché ti sei illuso, ti senti insoddisfatto e frustrato.
Il senso di colpa per gli eccessi
Il senso di colpa per gli eccessi delle ferie ti fa sentire male. Sai di aver esagerato, di non aver rispettato delle regole che ti eri prefissato e questo porta a una sensazione di fallimento per essere stato preda della situazione.
Il rientro in un ambiente lavorativo negativo
Il lavoro che fai non ti piace. L’ambiente magari è ostile, il capo incompetente e la paga misera. Ne consegue naturalmente che la nostra mente faccia fatica a sviluppare l’idea di dover riprendere con la solita routine. Coloro che invece hanno avuto la fortuna di scegliere il proprio lavoro e che lo trovano interessante e gratificante, raramente appariranno depressi con il cambio di stagione.
Cambio di stagione: cosa accade all’interno del nostro corpo?
Ad influire sull’umore e sul nostro fisico, soprattutto con l’arrivo dell’autunno, può essere proprio il cambio di stagione stesso. La maggior parte di noi infatti gode di un benessere psicofisico migliore nelle belle e lunghe giornate in cui la luce è tanta, mentre si subisce una deflessione dell’umore (e quindi si è un po’ più giù di morale) nei periodi freddi ed uggiosi.
Nei cambi di stagione il tempo stesso può produrre sbalzi d’umore e avere un grande impatto sul nostro stato di salute.
Entrano in gioco qui due componenti importanti: la melatonina, ormone con la funzione di regolare il ciclo sonno-veglia, e la serotonina che è il precursore della melatonina e viene chiamata “l’ormone del buonumore”. Quest’ultima svolge numerose funzioni molto importanti per la nostra salute come regolare il tono dell’umore.
La produzione di melatonina comincia di sera per poi aumentare sempre più. Verso il mattino invece, la sua concentrazione nel nostro corpo diminuisce, fino a scomparire con le prime luci del giorno.
E’ frequente che si verifichino alcune lievi variazioni stagionali: in inverno, quando la luce solare è scarsa, è possibile che venga prodotta della melatonina anche durante il giorno.
Ecco perché durante il cambio di stagione in autunno proviamo una sensazione di stanchezza e assopimento!
Essendo la serotonina il precursore della melatonina, più melatonina produco, meno serotonina ho a disposizione. Ecco perché spesso oltre alla sensazione di stanchezza si associa anche un tono dell’umore basso.
Il cambio di stagione in autunno è molto critico per chi già soffre di sintomi depressivi o ansiosi poichè i vari cambiamenti influiscono sull’organismo acutizzando i disturbi preesistenti. In questo caso la scelta migliore, se non lo si sta già facendo, è iniziare una psicoterapia.
SAD: Il disturbo affettivo stagionale
Esiste poi un disturbo poco conosciuto ma che ha le caratteristiche di una vera a propria patologia: è il Disturbo Affettivo Stagionale (Seasonal Affective Disorder – SAD), che durante il cambio di stagione scatena ansia, depressione, irritabilità, stanchezza, mal di testa e insonnia e altri sintomi.
Le cause sono legate ai cambiamenti di luce e buio e all’accorciamento delle giornate, che possono influenzare la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e di ormoni quali la melatonina, alterando di conseguenza i normali ritmi biologici.
Il quadro sintomatologico è abbastanza vario. Possiamo riscontrare sonnolenza eccessiva, spossatezza, bisogno di cibo, ansia, confusione e deficit dell’attenzione.
I sintomi invernali del disturbo affettivo stagionale includono più frequentemente: sonno eccessivo o difficoltà a svegliarsi al mattino e tendenza a mangiare eccessivamente, che può portare ad un aumento di peso.
Sebbene ogni singolo caso possa sembrare molto diverso dagli altri, diversamente al SAD invernale, le persone che soffrono di depressione primaverile ed estiva hanno maggior possibilità di sviluppare sintomi come insonnia, diminuzione dell’appetito, perdita di peso, agitazione, ansia.
Per essere diagnosticata è necessario per 2 anni vivere sintomi di depressione durante il cambio stagione per un periodo maggiore di 3 settimane.
Cambio di stagione e SAD: quali sono i rimedi?
Nei Paesi scandinavi, in cui l’incidenza del Disturbo Affettivo Stagionale è maggiore proprio perchè in alcuni periodi dell’anno le ore di luce sono poche, si applica la Lux terapia, che consiste nell’uso di una lampada a luce bianca per bloccare la produzione melatonina.
Rimedi che possiamo applicare tutti con più facilità sono invece il cercare di stare all’aperto il più possibile, per godere di più luce possibile, fare passeggiate e non impigrirsi.
Ricordiamoci che l’attività fisica aumenta la produzione di serotonina e dopamina inoltre aiuta a smaltire le tossine di stress che si accumulano nell’organismo, aiutando a ritrovare il benessere mentale.
Anche mantenere un regime alimentare sano ed equilibrato aiuta ad abbassare stress e nervosismo. E’ noto inoltre che avere intime e salde relazioni aumenta il buonumore. Un altro consiglio quindi può essere quello di aumentare le opportunità di ritrovo e condivisione.
Proprio nei paesi scandinavi è in voga da sempre il concetto di Hygge, che in sostanza significa creare un’atmosfera accogliente e godersi il bello della vita con le persone care.
Rimedi per il disturbo affettivo stagionale: Ecco qualche esempio
Guardare un film sul divano con la persona amata con una tazza di cioccolato o te fumante è hygge, leggere un buon libro con accanto il bagliore di una candela è hygge, preparare la tavola per amici o parenti e consumare un’ottima cena condita da tante chiacchiere è hygge.
Forse la hygge è la ragione per cui danesi sono tra le persone più felici al mondo?
E’ chiaro che se il malessere persiste e la situazione si cronicizza è opportuno affidarsi ad un buon psicoterapeuta.
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